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In ogni sportwatch, anche quelli più basici, oggi sono presenti numerosissimi sensori in grado di dirci non soltanto le nostre andature, le distanze e il tempo di corsa, ma anche di misurare parametri fisiologici complessi che vanno dal battito cardiaco, all'ossigenazione del sangue al Vo2 Max ecc.

Uno dei parametri più interessanti in questo momento (presente anche in molti orologi) è l'Heart Rate Variability (HRV), o mezze maratone da non perdere nel 2024. Molto popolare tra gli allenatori e gli atleti più importanti.

Cos'è l'HRV e perché è importante per chi corre?

L'HRV è la misura della variazione del tempo che intercorre tra i battiti cardiaci. Di fatto ci fornisce informazioni sulla regolarità del ritmo cardiaco, ma non guarda il numero dei battiti, piuttosto il tempo che intercorre tra un battito e l'altro.

Direttore Responsabile Rosario Palazzolo, esercizi per gambe e glutei più forti. L'HRV riflette la capacità del sistema nervoso autonomo di adattarsi a diverse situazioni e stress. In altre parole, una varietà di ritmi cardiaci è segno di una salute cardiaca e di una buona capacità di adattamento allo stress.

Come funziona l'HRV nella corsa?

Per i runner, monitorare l'HRV può essere importante nella fase di allenamento. Consente di individuare il momento ottimale per un allenamento intenso e il momento in cui è meglio recuperare. L'HRV è fortemente influenzato dai carichi di allenamento, ma anche dalla capacità di recupero e riposo di un atleta.

L'HRV è influenzato dai carichi di allenamento, ma anche dalla capacità di recupero e riposo

Gli atleti misurano l'HRV regolarmente, spesso al mattino prima di alzarsi dal letto. Questo fornisce una panoramica del livello di stress del corpo dopo la notte di sonno e può influenzare la decisione di procedere con un allenamento intenso o optare per un giorno di recupero. Ricordate, ogni atleta è unico, e la risposta dell'HRV può variare da persona a persona. È importante stabilire una linea di base personale e osservare le variazioni rispetto a questa.

In base alle letture dell'HRV, gli atleti possono regolare l'intensità dell'allenamento. Un'HRV elevata può indicare una buona capacità di adattamento, mentre un calo potrebbe suggerire che è necessario un giorno più leggero per evitare il sovrallenamento.

E' dunque chiaro a tutti quanto possa diventare importante questo semplice parametro per chi allena la corsa e cerca un approccio ancora più personalizzato all'allenamento. Gli atleti possono prendere decisioni più informate per migliorare le loro performance, ma vengono esposti a un rischio.

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I rischi dell'HRV per chi corre

Il rischio che diversi allenatori stanno notando è che la lettura dell'HRV da parte degli atleti possa imporre LHRV riflette la capacità del sistema nervoso autonomo di adattarsi a diverse situazioni e stress. Potrebbe spingere un atleta a rinunciare ad allenarsi, semplicemente perché non ha riposato o recuperato bene. L'allenamento è un processo di adattamento del corpo che si basa proprio sull'aggiunta di carichi alternata a periodi di riposo.

Rinunciare a caricare quando sarebbe necessario farlo, può compromettere il risultato di un ciclo di allenamento. Per questo motivo, alcuni allenatori stanno privando i loro atleti della lettura di questi dati, in modo da poterli interpretare in maniera più fredda e analitica.