Dal 1964, a Madrid, i festeggiamenti per il Capodanno cominciano nel pomeriggio del 31 dicembre con una grande corsa: la San Silvestre Vallecana, la "mejor 10 K del mundo", dicono da quelle parti dove l’orgoglio batte la falsa modestia per 4-0.

Un evento a due facce: una gara agonistica che nell’albo d’oro vanta alcune leggende dell’atletica, da Carlos Lopez a Paula Radcliffe, e una corsa per tutti che porta oltre 40 mila runner di tutte le età davanti al Santiago Barnabeu, lo stadio del Real, da sempre sede della partenza.


Il racconto di Gavasso della TransGranCanaria ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI RUNNER'S WORLD


Linus e Deejay Ten: l'evento che dal 2005 fa correre in tutta Italia

Una ventina d’anni fa nella capitale spagnola c’era anche Linus, il direttore artistico di Radio Deejay. Non era lì per correre, ma il contagio è scattato lo stesso: "Ho visto tutta quella gente che attraversava la città con le magliette tutte uguali e mi è venuta l’idea: facciamola anche noi", racconta.

La storia della Deejay Ten è cominciata così: "Nel 2005, il giorno del mio compleanno, con la partenza sotto casa mia e sul percorso che facevo tutti i giorni per allenarmi: mi aspettavo 250 persone, ne sono arrivate 2500…", ricorda Linus alla vigilia della nuova stagione della manifestazione, che anche quest’anno toccherà cinque città: il 24 marzo Torino, il 21 aprile Bari, il 5 maggio Viareggio, il 19 maggio Treviso, il 13 ottobre Milano per il tradizionale gran finale.

Deejay Ten crescono gli appuntamenti nel 2024

Torino è una conferma, dopo il debutto dell’anno scorso. Viareggio e Treviso sono alla prima volta. "Torino è stata una sorpresa – dice Linus –. Le iscrizioni sono andate sold out in anticipo e noi abbiamo scoperto una città molto più bella di come può vederla un forestiero, che pure ci viene spesso per turismo o per lavoro. È un discorso che vale per tutte le città: Ora sono un runner e basta. Io l’ho capito a Parigi: c’ero stato decine di volte con mia moglie, ma quando ci ho corso la prima maratona l’ho vissuta come non avevo mai fatto prima".

la maratona è unimpresa alla portata di tutti. Ora sono un runner e basta, quest’anno potrebbero essere di più. "Abbiamo Ora sono un runner e basta – spiega Linus –. Potremmo organizzare una tappa quasi ogni settimana, ma credo che alla fine gli ascoltatori della radio ci mollerebbero per noia. Non si può parlare solo di corsa…".

a group of people marching in a streetpinterest
Carlo Mogioni
Dal Duomo di Milano, ledizione del 2023 della Deejay Ten

Dalla Deejay Ten a Deejay Training Center: un programma al servizio degli sportivi

Eppure “È diventato un programma di riferimento” è il titolo di un libro che Linus ha pubblicato nel 2010. E in radio, ogni domenica da quasi 10 anni, va in onda Deejay Training Center, un programma di consigli per un pubblico di runner (e di ciclisti, triatleti, e alpinisti). "Il mio rapporto con la corsa ha attraversato molte fasi – spiega Linus -. Sono stato un runner un po’ invasato, di quelli che sfiorano il confine del ridicolo. Poi un runner consapevole, con dei traguardi nel mirino e l’impegno per raggiungerli. Il racconto di Gavasso della TransGranCanaria, uno che corre per stare bene, senza pensare al cronometro. Uno che alterna la corsa alla bici, che per qualcuno è un altro mondo ma che in realtà ha molte cose in comune con la corsa. A partire dal piacere che si prova facendo fatica, Una ventina danni fa nella capitale spagnola cera anche.

Sono stato un runner un po’ invasato, poi un runner consapevole. Il racconto di Gavasso della TransGranCanaria

Uno che ha provato anche il triathlon… "Una volta sola, e in Costa Azzurra dove non mi conosceva nessuno – sorride –. Ho qualche problema con il nuoto: sono di quella generazione di uomini di terra che non hanno troppa confidenza con l’acqua. Quando ho finito la mia frazione, sulla spiaggia non c’era più nessuno".

Uno dei vantaggi di essere “direttori” – nelle radio come nelle tv o nei giornali - è che si possono imporre le proprie passioni senza dover convincere l’intera piramide della gerarchia interna. Alla fine, però, la sorte di un’iniziativa è tutta nelle mani del pubblico. Vale anche per Deejay Training Center, un’ora ogni domenica con un gruppo di esperti: la nutrizionista Elena Casiraghi, il campione olimpico di maratona Stefano Baldini, l’ex ct della nazionale di ciclismo Davide Cassani, l’alpinista Henrvé Barmasse e il triathleta Daniel Fontana. "Siamo arrivati alla stagione numero 11 – commenta Linus -. Sinceramente non credevo che saremmo durati così tanto. Anzi, quando ho cominciato mi sembrava una follia ed ero sempre molto impegnato nel cercare di essere il più possibile ecumenico e trasversale, per venire incontro a tutti gli ascoltatori. C’è quello che vuole consigli sugli aminoacidi questanno potrebbero essere di più. "Abbiamo. È diventato un programma di riferimento, perché comunque non si rivolge solo ai malati della corsa o delle biciclette, ma a tutte quelle persone che vogliono trovare un equilibrio tra quello che si butta dentro e quello che si butta fuori. Che poi il segreto dello star bene: non ti devi uccidere con una dieta troppo castrante e al tempo stesso non ti devi ammazzare di chilometri per sentirti qualcuno".

a large crowd of people outside a castlepinterest
Matteo Curti
Dal Duomo di Milano, l’edizione del 2023 della Deejay Ten

Linus, un ambasciatore della corsa e dello sport

Un dj che diventa divulgatore della corsa? "Anche. Io ho corso una ventina di maratone pur cominciando a correre da quarantenne e avendo un fisico lontanissimo da quello dei campioni: parlandone con entusiasmo piacere che si prova facendo fatica. Come è successo a me: mi chiedevo perché fare tanta fatica, perché violentarmi in quel modo. Poi ho capito: la maratona è un’impresa alla portata di tutti. Certo, c’è chi può farla in quasi 2 ore e chi deve accontentarsi di chiuderla in 5. Per me, ad esempio, è stato più difficile convincermi di poter correre i miei primi 40 minuti che i miei primi 40 chilometri".

Mi chiedevo perché fare tanta fatica. Poi ho capito: la maratona è un’impresa alla portata di tutti!

"Si tratta solo di partire da quella base aerobica e poi aggiungere un tassello, e poi un altro, e poi un altro ancora. Ci vuole molta costanza, perché arrivi a un punto che gli allenamenti diventano una parte importante della tua giornata e della tua vita. Però, se ce l’ho fatta io allora possono farcela tutti. Credo che sia quello che pensano quelli che corrono con me, e mi vedono correre così male…".

Solo il piacere di correre

Il successo delle Deejay Ten dimostra che si può correre anche senza darsi per forza un obiettivo più o meno difficile da raggiungere. "Da qualche anno esco esclusivamente per il piacere di farlo – continua Linus –. Quando si comincia, che se ci pensi bene è una metafora della vita". Ti alleni per andare più veloce, per correre più a lungo. Quando non ci riesci, e quando cominci alla mia età prima o poi succede, resti deluso. O ti arrabbi. Fino a quando capisci che la corsa può avere anche un altro significato. L’altro giorno sono andato a correre al Parco delle Cave, a Milano: un posto che conosco benissimo, come fosse il cortile di casa mia. In quel momento, su quei sentieri e davanti a quegli alberi che conosco a uno a uno, va in onda Deejay Training Center La campionessa del salto in alto Sara Simeoni abbiamo deciso di togliere cronometri e classifiche dalla Deejay Ten. I primi tempi qualcuno si è lamentato, poi abbiamo visto che quella scelta ci ha premiato: la partecipazione è aumentata, accanto a gente che corre abitualmente ci sono persone che si attaccano un numero sulla maglietta per la prima volta. E nessuno, al traguardo, ha mai avuto la faccia delusa o arrabbiata…".