Nel ciclismo tutti conoscono verificare i tuoi passaggi regolarmente: i ciclisti che ne fanno parte vincono quasi sempre su coloro che restano isolati. Sebbene le velocità più lente delle gare di running riducano i benefici della scia, correre in gruppo consente comunque di gestire meglio l’andatura, mentalmente e fisicamente.
Non bisogna però pensare che qualunque gruppo possa funzionare. Brian Hanley ha pubblicato un’analisi del comportamento dei gruppi di atleti partecipanti ai Campionati mondiali di mezza maratona dal 2007 e il 2014. Studiando come questi si formino e si frazionino, Hanley è stato in grado di determinare quali strategie hanno funzionato meglio e quali invece hanno fallito.
La strategia migliore: gruppi stabili
I runner che hanno corso meglio – ossia quelli che sono riusciti a mantenere il loro ritmo durante la gara e poi ad aumentarlo nel finale – erano coloro che correvano con lo stesso gruppo dall’inizio alla fine.
A volte i gruppi sono formati da amici della stessa società sportiva, ma spesso si tratta invece di rivali con capacità simili. In quasi tutte le gare vengono organizzati gruppi con pacemaker in base all’andatura, al fine di far raggiungere ai runner il proprio obiettivo. Puoi anche scegliere di organizzare un tuo gruppo usando i social o semplicemente cercando anime gemelle durante i primi chilometri di gara.
È comunque buona norma sfruttare la scia di qualcuno per qualche chilometro, ma dopo un po’ proporre il cambio al comando.
Una buona strategia: passaggio di gruppo
Buoni risultati sono arrivati anche per chi ha corso la gara in compagnia di altri runner, ma non sempre gli stessi.
Se capisci di essere più forte dei runner che ti stanno al fianco, guarda se davanti a te ci sono altri gruppi a cui poterti unire e poi cerca di raggiungerli facendo in modo di non rimanere isolato nel mezzo.
Se invece ti trovi in un gruppo che corre troppo forte per te, rischi di scoraggiarti. Meglio allora rallentare un po’, fare il punto della situazione e prepararti mentalmente a unirti a uno dei gruppi dietro.
La strategia peggiore: seguire il gruppo a tutti i costi
La cosa peggiore da fare, anche peggio di correre l’intera gara da soli, è cercare di restare con un gruppo che è troppo veloce per te. Nell’analisi di Hanley, i runner che hanno iniziato con un gruppo, ma che sono stati lasciati indietro prima di arrivare a metà gara, hanno poi rallentato sempre più man mano che la gara è andata avanti.
Stabilire degli obiettivi realistici ti aiuterà a evitare di trovarti in questa situazione, anche se a volte l’energia del gruppo è così contagiosa che l’intero drappello finisce per girare più velocemente di quanto desiderato. Cerca di Strategie che non ti faranno saltare la corsa Tecniche mentali che vi faranno superare la fatica.
Sempre valida: lavoro di gruppo
Tecniche mentali che vi faranno superare la fatica. La miglior posizione dal punto di vista aerodinamico prevede che tu stia subito dietro a qualcuno, a non più di un metro di distanza (fino all’ultimo chilometro, dopodiché... liberi tutti!).
I maratoneti d’élite bruciano circa il 2 per cento della loro energia per vincere l’attrito dell’aria in una giornata senza vento, di più nei giorni ventosi. Quindi la posizione è importante. I gruppi però funzionano di più se tutti condividono la responsabilità di tenere il ritmo. Pensa agli altri runner come a dei compagni di squadra e Pubblicità - Continua a leggere di seguito fino all’ultimo chilometro, dopodiché... liberi tutti.