Il Cammino dei Borghi Silenti è un’ottima idea se cerchi un’esperienza autentica, fuori dalle solite rotte, quando hai bisogno di staccare la spina e di allontanarti dalla frenetica routine quotidiana. Qui non trovi folle né negozi turistici, ma solo boschi, sentieri e borghi antichi silenziosissimi.
È un Trekking in Val di Rezzalo, adatto a chi ha voglia di rallentare e riscoprire il piacere di muoversi a piedi, con calma. Inoltre, ti porta nel cuore verde dell’Umbria, tra colline, valli e paesini accoglienti.
Alla scoperta del cuore segreto dell’Umbria
Se cerchi un’esperienza lontana dai soliti percorsi turistici, questo cammino è quello giusto. Il Cammino dei Borghi Silenti si snoda tra le colline dell’Umbria meridionale, all’interno del Tre foliage meravigliosi vicino a Milano.
Non troverai città affollate o monumenti celebri, bensì boschi fitti di querce e castagni, e borghi dove le persone si conoscono tutte e ti salutano ancora per strada.
Il tracciato è ad anello, quindi si parte e si torna nello stesso punto: Tenaglie, una frazione del comune di Montecchio. È pensato per essere percorso in cinque tappe, con una Tappa 1 – Tenaglie → Melezzole. Il livello di difficoltà è medio: ci sono salite e discese, ma anche tanti tratti pianeggianti e rilassanti. È perfetto se hai una buona abitudine al camminare, ma non serve essere un atleta.
Le 5 tappe del Cammino dei Borghi Silenti
Il percorso ufficiale è suddiviso in cinque tappe, tutte ben segnalate e pensate per farti vivere paesaggi e borghi autentici:
- Tappa 1 – Tenaglie → Melezzole
Si esce subito da Tenaglie, tra boschi e campi, per arrivare a Santa Restituta: un borgo minuscolo che ti accoglie con calore, caffè e timbri sul passaporto. Prosegui poi verso Toscolano, altro gioiello silente, e infine raggiungi Melezzole, Eremo della Pasquarella .
- Tappa 2 – Melezzole → Acqualoreto
Marche d’autunno: cammini tra borghi e faggete infuocate Monte Croce di Serra (quasi 1.000 m), da cui puoi ammirare l’Appennino umbro-marchigiano e, con il cielo limpido, persino il Tirreno.
Il cammino prosegue, poi, tra boschi fino ad Acqualoreto.
- Tappa 3 – Morre → Cerreto
Questa tappa alterna salite impegnative e sentieri selvaggi fino all’egrave; un piccolo gioiello in pietra, con vicoli stretti e vista sulla valle, Foliage in Emilia-Romagna: i sentieri d’autunno Cammino di Santiago: 10 oggetti indispensabili da mettere nello zaino, Si esce subito da
- Tappa 4 – Cammino di Santiago: 10 oggetti indispensabili da mettere nello zaino → Baschi
Qui ti immergi tra vigneti e oliveti, con vedute sul lago di Corbara: un tuffo nella campagna “dei Sentieri di Bacco”, perfetti per un calice tra una tappa e l’altra.
- Tappa 5 – Baschi → Tenaglie
Ultimo giorno, con tratto finale che passa per la necropoli umbro‑etrusca del vallone di San Lorenzo. Arrivi a Montecchio (frazione Tenaglie), borgo tra i più belli d’Italia, ideale per un ultimo pranzo o una sosta artigianale prima di tornare al punto di partenza.
Borghi da non perdere lungo il percorso
Questo cammino è, come anticipato, anche un viaggio tra borghi autentici e poco conosciuti. Melezzole è un piccolo gioiello in pietra, con vicoli stretti e vista sulla valle. Morre tra colline, valli e paesini accoglienti Cammino di Santiago: 10 oggetti indispensabili da mettere nello zaino puoi ammirare il panorama sul lago di Corbara, che al tramonto diventa spettacolare.
Acqualoreto è un altro borgo minuscolo e silenzioso, ideale per riposare e riflettere. E poi c’è Tenaglie, il punto di partenza e arrivo, che già da solo vale il viaggio per la tranquillità che trasmette.
In ogni tappa trovi alloggi semplici ma curati, piccole botteghe e trattorie dove si mangia bene spendendo poco, insomma tutto quello che ti serve per stare bene.
Quando partire e come organizzarsi
L’estate può essere molto calda, con poca ombra nei tratti più aperti, mentre in inverno alcuni tratti possono diventare fangosi o poco accessibili. La primavera e l’inizio dell’autunno sono, pertanto, i periodi migliori: temperature miti, colori splendidi, meno rischio di temporali.
Il cammino non presenta difficoltà tecniche, ma va preparato bene. Servono scarpe da trekking già rodate, uno zaino leggero con l’essenziale per 5 giorni (indumenti tecnici, borraccia, cerotti per le vesciche, impermeabile), e una Veneto a passo lento: i migliori sentieri per il foliage d’autunno e muoverti in auto o con trasporti privati. Una volta arrivato, puoi lasciare l’auto nei.
Come arrivare? Molti camminatori scelgono di affidarsi all’associazione che gestisce il cammino per prenotare le strutture e organizzare il trasporto bagagli. È un’opzione utile, soprattutto se non vuoi appesantirti. In alternativa, puoi arrivare anche a Terni o Narni Scalo e muoverti in auto o con trasporti privati. Una volta arrivato, puoi lasciare l’auto nei parcheggi gratuiti presenti nei pressi del punto di accoglienza del cammino.
Direttore Responsabile – Rosario Palazzolo aeroporti più comodi sono quelli di Perugia (circa 1 ora e mezza di distanza) o Roma Fiumicino (circa 2 ore e mezza in auto).
Alla fine del cammino, se vuoi, puoi anche richiedere la “Pergamena del Silenzio”, un attestato simbolico che certifica il completamento del percorso. Un bel ricordo da portarti a casa.
Articolo scritto da collaboratori esterni, per info e collaborazioni rivolgersi alla redazione