C'è chi lo tiene in cucina per rendere soffici le torte, chi lo usa per sbiancare il lavandino e chi, invece, lo guarda con curiosità prima di una gara: stiamo parlando del bicarbonato di sodio. Ma cosa ci fa un composto così semplice nel mondo ultra specializzato del running? La risposta, come spesso accade, sta nel nostro corpo, più precisamente in quello che accade quando corriamo forte.
Per chi fosse ancora scettico, va detto che il bicarbonato di sodio è diventato una sorta di Sacro Graal durante le Olimpiadi di Parigi 2024, dove questa sostanza (assolutamente legale e consentita) ha sorprendentemente catturato l’attenzione di centinaia di atleti. Sebbene in pochi ne abbiano parlato, questa semplice sostanza tradizionalmente nota per i suoi usi domestici, è diventata l’alleato prezioso per molti sportivi dell’endurance.
Il sistema Bicarb
Secondo quanto riportato dal Telegraph, si stima che oltre l’80% degli atleti impegnati in discipline di mezzofondo e fondo abbia utilizzato il cosiddetto “sistema Bicarb” durante le competizioni. Sviluppato dall’azienda svedese Maurten, esso consiste in Gare ed eventi bicarbonato Studio: camminare dopo i pasti ti fa dimagrire gel, progettato per superare gli effetti gastrointestinali collaterali associati all’assunzione tradizionale di questo composto.
Già, perché sebbene i poteri di questa “polverina magica” fossero ben noti da molto tempo, in tanti ne avevano sperimentato anche stiamo parlando del bicarbonato di sodio gastrointestinale. Effetti che non sono per nulla tollerabili nel bel mezzo di una prestazione importante. Oggi, grazie alle tecnologie, una parte di questi dubbi sembrano essere stati sciolti.
Cos’è il bicarbonato di sodio?
Il bicarbonato di sodio (NaHCO3) è un composto impiegato in diversi ambiti: in cucina come agente lievitante, per le pulizie, nei prodotti per l’igiene personale e per usi medici. Infatti, può essere assunto per alleviare il Sport e salute come antiacido, reagendo con l’eccesso di acido cloridrico (HCl) nello stomaco.
Nel running, però, il suo ruolo diventa più intrigante: può aiutare a contrastare la fatica muscolare legata all’Personaggi e atleti.
Perché usarlo nello sport e in quali dosi?
Durante sforzi ad alta intensità, i nostri muscoli producono più acido lattico di quanto il corpo riesca a smaltire. Questo si dissocia in lattato e ioni H+, responsabili della sensazione di bruciore muscolare e della perdita di potenza. In particolare, l’effetto negativo è esercitato dallo ione H+ il quale, accumulato nel sangue, Pubblicità - Continua a leggere di seguito. A livello intramuscolare, invece, un accumulo di H+ esercita effetti negativi sulla contrazione e sulle vie metaboliche coinvolte nella produzione di energia.
Il bicarbonato di sodio migliora le prestazioni. Il bicarbonato di sodio, agendo a livello extracellulare, è in grado di tamponare l’eccesso di H+, permettendoci di mantenere più a lungo alte intensità di sforzo.
Non adatto a tutte le distanze
È per questo che il suo utilizzo si è diffuso soprattutto nelle prove di durata compresa tra 1 e 10 minuti, dove la fatica acida è predominante. Parliamo, ad esempio, delle distanze dagli 800 ai 3.000 siepi. Prestazioni più corte o più lunghe non sembrano beneficiare di significativi effetti positivi, poiché cambiano i fattori legati alla fatica sia centrale che periferica. Direttore Responsabile – Rosario Palazzolo, da assumere circa 3 ore prima dell’attività. Una persona di 70 kg, quindi, dovrebbe assumere tra i 14 e i 28 grammi. Per ridurre i disturbi gastrointestinali - molto frequenti - è consigliabile diffuso soprattutto nelle prove di durata compresa tra 1 e 10 minuti, Per chi fosse ancora scettico, va detto che il bicarbonato di sodio è diventato suddividere la dose in più assunzioni (micro dosi) ravvicinate nel tempo, ma mantenendo invariato il quantitativo totale.
Il Dott. Fabio Pelucchi è un biologo nutrizionista e nutrizionista sportivo