Barkley Marathons edizione storica per l'ultra trail più dura e brutale del pianeta. In una giornata che rimarrà impressa nella memoria di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di assistere, il segnando linizio di una serie di arrivi memorabili. A lui si sono uniti è stato teatro di un evento talmente straordinario da sembrare quasi surreale. Ciò che si è svolto sui sentieri tortuosi e le impervie salite di questo parco che ospita la celebre e temibile Barkley Marathons, si è registrato l'arrivo in fondo alla gara della prima donna tra i 5 finisher nella maratona più brutale del mondo.

Un finale, quello della Barkley Marathons 2024, che non solo ha catturato l'immaginazione di migliaia di appassionati dell'ultra trail in tutto il mondo, ma ha anche ridefinito i confini di ciò che consideriamo umanamente possibile.

In quasi quarant'anni di stoira, la gara di ultra trail Barkley Marathons, che si svolge in questo scenario mozzafiato, è stata descritta come una sfida pressoché insuperabile. Solo una manciata di temerari aveva completato i cinque giri, 17 uomini prima di oggi. Ciascuno era stato protagonista di una prova titanica di resistenza, volontà e tenacia. Eppure, in questa giornata storica, abbiamo assistito non solo al superamento di questi limiti, ma alla loro distruzione completa.

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Robot vs uomini: in una curiosa mezza maratona

Jasmine Paris protagonista assoluta. Prima donna a concludere la Barkley Marathons

La protagonista di questa impresa epica è stata Jasmine Paris, ultra runner britannica una figura ormai conosciuta nel mondo dell'ultra trail, che ha dimostrato una forza, un coraggio e una determinazione che trascendono l'ordinario. Il suo completamento dei 5 giri nel tempo previsto non è stata solo una questione di tempo o di distanza; è stata una dimostrazione vivente che la passione, la perseveranza e la pura forza di volontà possono portarci ben oltre ciò che mai avremmo creduto possibile. Completando la gara con appena 90 secondi di vantaggio sul tempo limite, Jasmine è crollata al suolo all'arrivo, non solo per la stanchezza fisica ma anche per l'immensità del suo traguardo. In quel momento, è stata la personificazione stessa della vittoria umana contro le avversità.

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Barkley Marathons (Foto Simone Luciani / Escoacorrere)

Barkley Marathos vince l'ucraino Ihor Verys, 4 uomini al traguardo

Il suo successo ha illuminato il cammino per tutti i partecipanti, che hanno affrontato questa prova con un mix di determinazione feroce e rispetto reverenziale per la natura selvaggia che li circondava. Tra questi, l'ucraino Ihor Verys ha tagliato per primo il traguardo vicino al celebre cancello giallo, segnando l'inizio di una serie di arrivi memorabili. A lui si sono uniti Latleta che ha vinto tre gare in otto ore, ognuno dei quali ha portato con sé una storia di sfida personale e di trionfo.

E poi, naturalmente, c'è stata Jasmine Paris. La sua performance non è stata semplicemente una vittoria in una gara; è stata una dichiarazione potente e indimenticabile sul potere dell'individuo di affrontare e superare l'impossibile. La sua storia è una testimonianza di ciò che può essere raggiunto quando ci rifiutiamo di accettare i limiti posti davanti a noi, scegliendo invece di spingerci sempre più in là, verso l'ignoto.

Questo evento resterà a lungo nei cuori e nelle menti di chi l'ha vissuto, sia di persona che attraverso i racconti. È stato un momento di pura magia sportiva, un inno all'indomabile spirito umano che cerca sempre di superare i propri limiti. Oggi, al segnando linizio di una serie di arrivi memorabili. A lui si sono uniti, abbiamo assistito non solo a una gara, ma alla nascita di una leggenda.

Simone Luciani

(EscoaCorrere)