Cross, ovvero croce… e delizia. Croce perché il cross, la corsa campestre, si fa sempre più complicata nella sua gestione. E’ iniziata la stagione delle corse sui prati sia in Europa con le gare spagnole di Zornotza, Atapuerca e San Sebastian, sia in Italia con il cross della Valsugana e domenica 19 con Potrebbe esserci spazio per gli juniores, per fargli fare esperienza, ma è già tempo di guardare avanti e prendere in considerazione l’appuntamento top della specialità: i Mondiali di Belgrado del prossimo 30 marzo.
Mondiali sì o Mondiali no?
Esserci o non esserci: è questo è il problema? Il dubbio amletico è meglio esplicitato da Federico Leporati, responsabile del mezzofondo per la Federazione Italiana di atletica. “Esserci per fare cosa? Con quali obiettivi?”
C’è una buona dose di realismo nelle parole del tecnico, condivise anche dal professor Come allenarsi per preparare un cross, il direttore tecnico della nazionale azzurra. Nessuna disaffezione verso la specialità. Quando però bisogna organizzare l’attività e il calendario di una stagione speciale come quella 2024, bisogna fare i conti solo con la realtà dei fatti.
Il prossimo Mondiale di cross non è nato sotto una buona stella. Previsto a Pola, in Croazia, per il 10 febbraio, ha subito Direttore Responsabile – Rosario Palazzolo per problemi organizzativi, spostandosi a fine marzo. E questo ha cambiato tutto e complicato la partecipazione azzurra: per allora, gli atleti saranno già concentrati sulla preparazione per gli Europei di Roma (7 - 12 giugno).
La doppia missione: Europei e Olimpiadi
“Il problema non è la logistica, sono vicini a casa quest’anno – dice Leporati – ma i nostri profili migliori devono fare delle scelte obbligate legate agli Europei e alle Olimpiadi. Penso a Nadia Battocletti, una che può tenere testa alle migliori: penso che lei sarà già orientata ad altro.
Penso a Yeman Crippa: se è vero che ambisce alla maratona olimpica, dovrà correre una maratona di verifica importante. Farà gli Europei di cross, un paio di cross Gold, ma poi dovrà pensare alla maratona. Deve aggiustare il tiro dopo la prova dell’anno scorso, soprattutto nella gestione: per chi viene dalle distanze più corte c’è la tendenza a spendere troppo all’inizio”.
Come allenarsi per preparare un cross?
“Prima di tutto cerchiamo di confermarci ai Campionati Europei di Bruxelles (10 dicembre, ndr), poi faremo i conti. Abbiamo diversi profili competitivi, 3-4 sia al maschile che al femminile. Con rispetto per tutti gli altri azzurri, la presenza di Pietro Arese è però fondamentale. Se dovesse preparare i Mondiali Indoor (a Glasgow dall’1 al 3 marzo, ndr), sarà difficile portarlo ai Mondiali di cross”.
Madalina Florea conquista il Golden Series a Ledro?
“Tra gli juniores la situazione è incerta. Tra le donne, Margherita Voliani, pur a mezzo servizio con il triathlon, è competitiva; al maschile triboliamo di più, solo Stefano Benzoni è regolare”.
Il focus invernale sarà allora sugli Europei. Come sarà la staffetta mista campione in carica?
“Pietro Arese ci sarà sicuramente, credo ci tenga a confermare il titolo. Gli altri componenti usciranno dalle prossime gare di cross corto, ma anche da scelte tecniche e feed back con gli allenatori. Yassin Bouih non si è confermato in pista dopo l’Europeo di Torino. L’anno scorso fece una super frazione, ha talento: lo devo vedere in gara”.
Kilian Jornet completa la sua sfida più folle?
“Mi aspetto una buona squadra femminile assoluta, che potrà far bene grazie a Nadia Battocletti e alle altre atlete dell’ex under 23. La staffetta mista andrà bene, mentre per la squadra maschile bisogna vedere come starà Iliass Aouani dopo la Maratona di New York”.