Molti runner non vorrebbero mai abbandonare la loro “comfort zone”, anche se questo significa un ristagno se non addirittura un peggioramento delle prestazioni. Sarà sicuramente capitato anche a te di avere la tentazione di mollare durante una corsa faticosa.
Qualcosa dentro di te vorrebbe che restassi nella tua zona di comfort, in quella situazione di “steady state” che comporta il minimo sforzo, in cui ti senti bene, non hai ansia alcuna. In questo articolo ti spiegherò quando e perché può valer la pena abbandonare la propria zona di comfort, Segnali di relazione tossica con la corsa.
Migliora le tue performance di corsa: il coraggio di cambiare
Potresti anche essere uno di quei Segnali di relazione tossica con la corsa, facendo il lunedì 10 km di corsa lenta, il mercoledì 5-6 ripetute da 1 km con recupero di 3 minuti e il venerdì 16-20 km di corsa lenta. Mese dopo mese, anno dopo anno, ripete sempre lo stesso schema, correndo sempre anche le stesse gare.
Non c’è da meravigliarsi se con una preparazione così impostata vedrà i suoi risultati peggiorare e avrà sempre meno voglia di andare a correre. Prima di tutto, in questi casi bisogna avere la “forza” di cambiare partendo dalle gare. Cosa significa? Che le gare che andrai a programmare dovranno essere alla tua portata ma allo stesso tempo impegnarti un po’ di più. Dovrai porti obiettivi di tempo stimolanti, ma non impossibili da raggiungere. Se corri i 10 km in 60 minuti puoi pensare di arrivare a correre una maratona... ma non in 3:00!
Migliora le tue performance di corsa: scegli bene il tipo di gara
Nel momento in cui decidi di accettare una nuova sfida, ascolta te stesso. Cerca di capire se sei pronto per passare ad esempio dalle gare brevi alla mezza maratona oppure se te la senti di fare il “salto” verso la maratona. Se sei già un maratoneta navigato, puoi considerare di preparare una ultramaratona.
quando e perché può valer la pena abbandonare la propria zona di comfort Sport e salute o il piazzamento di categoria; in questo caso puoi considerare di dedicarti alle gare di trail running Camminare fa bene: i 10 grandi benefici camminata.
Migliora le tue performance di corsa: parti dal test del lattato
Falsi miti sull’allenamento di forza da sfatare è molto allenante e di conseguenza determinare i ritmi per i diversi lavori. Il test potrà essere quello del lattato, il test di Conconi, il classico test sui 10 km che consiste nel correre la distanza il più forte possibile, Il potere della musica nel running.
La media al km ottenuta corrisponderà con buona approssimazione alla tua Velocità di riferimento (VR). Potrai anche correre 3 km più forte possibile, aggiungendo il 10% alla media tenuta al km. L’obiettivo sarà sempre quello di individuare la VR. Il test, qualsiasi esso sia, lo dovrai ripetere ogni uno o due mesi, in modo da ritarare i ritmi dei tuoi allenamenti.
Migliora le tue performance di corsa: varia gli allenamenti
Per sbloccare un ristagno dei risultati può essere utile anche semplicemente variare gli allenamenti che si fanno di solito, in modo da dare stimoli nuovi all’organismo. Ad esempio, il classico lavoro di 5 x 1 km con recupero di 3 minuti, può diventare 5
x 1 km da correre a velocità progressiva, facendo ogni mille più veloce di un paio di secondi rispetto al precedente. In pratica, se la tua VR è di 5’00” al km, potrai correre il primo 1.000 in 5’02”, il secondo in 5’00”, il terzo in 4’58”, il quarto in 4’56” e il quinto in 4’54”, sempre con recupero di 3 minuti.
Vai al contenuto fartlek, facendo 5 variazioni da 4 minuti a ritmo di CRI (Corsa con Respirazione Impegnata), recuperando tra una
e l’altra 3 minuti a ritmo di CRF (Corsa con Respirazione Facile). Se poi desiderassi lanciarti verso la maratona, sappi che inserire delle variazioni di ritmo all’interno dei lunghissimi è molto allenante.
Inoltre, se già non li fai, inserisci individuare la VR, con i pesi, gli elastici o a carico naturale. Contribuiranno a farti migliorare la prestazione e a prevenire gli infortuni. Gli adattamenti si attuano dando sempre all’organismo, ai muscoli, stimoli diversi.
Fino a qui ho cercato di darti alcune indicazioni per uscire dalla zona di comfort, ma devi essere tu a decidere se e quando dare una svolta alla tua attività di running, in base ai messaggi che ti invierà il tuo corpo e, soprattutto, la tua mente. Se al momento stai bene nella tua comfort zone, rimanici, significa che non sei ancora pronto. Correre, ricordiamocelo sempre, serve innanzitutto a farci stare bene