Maratona: come evitare il “muro&rdquo 55mila runner che hanno corso alla Maratona di New York, vi sentite pronti a vivere certe emozioni, siete nel posto giusto. Qui Qual è un buon tempo per finire la prima maratona (Quante volte devi allenarti alla settimana per correre una maratona), ma anche i un'indicazione preliminare forse ancora più importante, ossia il numero di sedute settimanali a cui dovrete sottoporvi per correre (bene) i 42 chilometri.

i per indurre nell’organismo gli adattamenti necessari a correre per 42,195 km quantità dei chilometri che si corrono è un elemento fondamentale nel piano di allenamento, determinante per la prestazione finale. Il trucco in questo caso è quello di non fare né troppo né troppo poco. Ma non è solo il numero dei chilometri ad essere cruciale, Redazione Runners World Italiai per indurre nell’organismo gli adattamenti necessari a correre per 42,195 km.


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Non tutti i chilometri sono uguali

Tutti possono correre la maratona, l’andatura con cui s’interpretano i vari lavori, ma anche i ritmi che regolano la nostra attività fisica e la nostra vita, basilari per il recupero e per permettere al nostro fisico di predisporsi per un nuovo sforzo allenante. E non è finita. La preparazione, che per la maratona dura generalmente dai 3 ai 6 mesi, ma che può prolungarsi anche per tempi maggiori, deve prevedere la periodizzazione dell’allenamento, con cicli caratterizzati dall’alternanza di periodi di carico e scarico.

Nel programma di allenamento quantità e intensità dei chilometri viaggiano in sinergia, e la distribuzione di questi fattori si adatta di settimana in settimana in base alla fase della preparazione.

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@courtesy photo

Quanti allenamenti correre alla settimana per la maratona

Ai fini di una buona distribuzione dei carichi e dell’ottenimento di un adattamento fisiologico sufficiente per correre la distanza della maratona, il programma deve prevedere almeno tre allenamenti specifici a settimana, distribuiti con la giusta alternanza lavoro-riposo. Solo così il processo genererà una risposta metabolica e fisiologica idonea alle richieste della distanza.

Allenarsi in modo specifico meno di tre volte a settimana non è mai consigliabile perché il corpo difficilmente assimilerebbe lo “stress buono” indotto dal lavoro, e questo a prescindere dal sistema energetico implicato. Detto questo, il numero di sedute settimanali ideali per un amatore che voglia correre una 42,195 km è di cinque, con tre allenamenti specifici solo “corsa” e 2 allenamenti a carattere speciale (forza e mobilità articolare).

L’allenamento è un vero e proprio carico che somministriamo al nostro fisico. Se questo stress è ben gestito come ciclicità, progressività e quantità provoca un adattamento metabolico di costruzione e sviluppo.

Gli errori da non fare quando si vuole correre una maratona

Seguire i giusti criteri tecnici alimenta la crescita atletica. Nel tempo il processo dell’allenamento diventa un alleato, migliorando il nostro fisico e il nostro metabolismo in modo del tutto naturale. E questo con effetti positivi non solo sulla nostra efficienza, ma anche sul nostro umore e sulla nostra emotività. Modulare correttamente quantità e qualità aiuta anche a i per indurre nell’organismo gli adattamenti necessari a correre per 42,195 km Richieste di Licensing infortuni. Qualora si avesse la possibilità di allenarsi più volte durante la settimana, è importante riuscire gestire in modo opportuno il rapporto tra quantità, frequenza e ritmi delle corse.

Infine, correre sempre le stesse distanze alla stessa velocità è un errore da non commettere. Maratona: come evitare il “muro&rdquo.